Sulle tracce di Van Gogh e della sua corrispondenza con il fratello. Come nacque il Museo che onora le opere dell'artista grazie alla donazione del nipote che ebbe il pregio di conservarle. La collezione più completa e spettacolare: piu' di 250 quadri e 500 disegni e acquarelli, 700 lettere autografe, le diverse sezioni che lo compongono e che ricoprono piano per piano in modo dettagliato l'intera carriera del pittore.
Van Gogh Museum è il famoso Museo
di Amsterdam dedicato all'opera del grande artista olandese Van Gogh.
E' aperto tutti i giorni tranne il 1° Gennaio dalle 10 alle 18, il venerdi fino alle 22.00. Per evitare code,
è consigliabile visitarlo al mattino, magari subito dopo l'apertura, specie in estate. I prezzi, le
agevolazioni, il programma delle mostre e tutti i quadri presenti nel museo sono consultabili per titolo o in
ordine alfabetico nel sito web ufficiale dove è
disponibile anche un negozio online.
Si trova in Paulus Potterstraat 7 nel cosidetto Quartiere dei Musei ed è ospitato
in una struttura situata nei pressi del Museumplein, una piazza immersa nel verde e attorno alla
quale si affacciano altre tre celebri istituzioni: il Rijksmuseum, lo Stedelijk Museum e la sala del Royal Concertgebow.
L'edificio fu aperto al pubblico nel 1973 per raccogliere le opere del maestro; 10 anni prima iniziarono i
primi lavori di costruzione su progetto di Gerrit Rietveld a cui partecipò attivamente il nipote
Vincent Willem Van Gogh in qualità di ingegnere.
Verso la fine degli anni 90' fu costruito un ulteriore ampliamento del museo su progetto dell'architetto
giapponese Kisho Kurokawa, finanziato tramite una generosa donazione di una società giapponese ma
parteciparono tanti altri architetti.
All'esterno si presenta con la tipica forma geometrica tipica di tante costruzioni de Stijl e si sviluppa su
quattro livelli in cui sono ordinate in maniera rigorosa le diverse sezioni che lo compongono.
Ogni anno vi transita non meno di un milione di turisti, giunti per ammirare la collezione più completa e
spettacolare: piu' di 250 quadri e 500 disegni e acquarelli, tra cui 4 delle 13 tele di grandi dimensioni
(50x100 cm.) che dipinse negli ultimi giorni che precedettero la morte, cioe' praticamente un quarto della produzione complessiva di Van Gogh. A questi si
aggiungono varie centinaia di disegni e schizzi, oltre a lavori dei contemporanei che lo influenzarono o ne
furono influenzati.
Il museo comprende anche una libreria, una Sala di lettura dove consultare liberamente i libri d'arte
sull'artista e altri suoi contemporanei, un Audiutorium disponibile anche in lingua Italiana, e patrocina una
serie di attività scientifiche. Inoltre, propone ogni tanto concerti di musica classica e balletti ed
esposizioni temporanee, l'ultima in ordine di importanza è il "Rembrandt & Caravaggio"
Gli archivi (non accessibili al pubblico salvo durante le mostre temporanee, in estate) ospitano poi più di
700 lettere autografe, tra cui la corrispondenza con il fratello Theo e al suo amico
Gauguin, disseminate di schizzi e di bozzetti dei quadri che stava dipingendo. Tutte opere che fanno
parte della sua collezione di famiglia, dopo la realizzazione del museo, sono state aggiunti numerosissimi
disegni.
Willem che le aveva avute in eredità dalla madre Johanna moglie del fratello dell'artista (Theo), per
proseguire il lavoro di rivalutazione intrapreso da Johanna, far crescere la fama postuma dello zio, sgomberò
la sua casa per donarli definitivamente alla sede permanente da costruire con i contributi dello stato nel
cuore della città vicino ai due grandi musei.
Infatti, quello che all'epoca era il direttore dello Stedelijk, Willem Sandberg, lo convinse a
cedere l'intera collezione ad un prezzo bassissimo, a patto che venisse istituita una speciale fondazione, la
Van Gogh Foundation, e che le opere venissero esposte in un edificio appositamente realizzato.
Nel museo non sono presenti solo i dipinti di sua mano, ma anche tele di alcuni contemporanei come Gauguin,
Tolouse-Lautrec, Monet, Picasso, Signac; la nuovissima ala dell'edificio accoglie inoltre rassegne
temporanee. In realtà due musei olandesi si dividono l'opera di Van Gogh, infatti La seconda maggiore collezione si trova al Museo Kroller-Muller a Otterlo (in direzione di Arnhem, 80 Km a sud-est di Amsterdam). Quest'ultimo possiede 205 tele e non meno 255 acquarelli e disegni del maestro; solo una parte è
esposta in permanenza come le stampe giapponesi tanto care all'artista.
Van Gogh ha creato degli autoritratti per i quali il pittore realizzava con foga dipinti dai colori accesi,
soprattutto nel cosidetto periodo esplosivo.
Dopo un momento 'scuro', di cui è un esempio 'I mangiatori di patate', Van Gogh a Parigi si accostò
all'impressionismo. Nel 1888, durante un soggiorno in Provenza, divennero evidenti i segni di una malattia
mentale. L'anno dopo si ricoverò nella clinica di Saint-Rèm dove dipinse fra l'altro paesaggi campestrie e
dove mori' nel 1890.
Il merito principale del Museo, oltre a quello di conservare tele d'importanza primaria, è quello di coprire
l'intera carriera di Van Gogh dalle prime composizione realiste, a Nuenen (nel Brabante) alle opere del lungo
soggiorno parigino, in cui van Gogh acquista dimestichezza con l'uso del colore, fino ad Auvers-sur-Oise,
dove fini' i suoi giorni nell'estate 1890. Le collezioni sono presentate in modo convenzionale, cioè per
ordine cronologico.
Al Pianterreno sono esposti a rotazione i quadri della collezione privata di Theo Van Gogh
che permette di ricostruire la pittura del XIX° secolo a cui l'artista si ispirò. Al Primo pianto le tele di
riferiscono ai periodi dal 1884 al maggio luglio 1890, ossia ai periodi di Nuenen, Paridi, Arles Saint-Rèmy e
Auvers-sur-Oise.
Al Secondo Piano, lo spazio diviso in gallerie contiene incisioni e disegni di artisti
coevi (Pissarro, Manet, Signac). In un'ampia teca sono esposte decine di tele e schizzi di Van Gogh, di
qualità alquanto diseguale (talvolta al limite della crosta), oltre a qualche tela ispirata al Giappone, che
per tutta la vita affascinò l'artista. Anzi, fu
questa ossessione a indurlo a trasferirsi in Francia. Poichè le sue finanze non gli permettevano di viaggiare
fino in Estremo Oriente, parti' per la Provenza, convinto che paesaggi e colori fossero come quelli del Sol
Levante.
Al Terzo Piano da Giugno a Ottobre sono esposte a rotazione le lettere autografe dell'artista, troppo
delicate e sensibili alla luce per essere esibite in forma permanente. Per il resto dell'anno, presentazione
delle correnti artistiche del XX° secolo. Il piano presenta poi uno spazio informatico con schermi su cui scorrono cd-rom sulla vita e le opere dell'artista.