Nella speranza di ripetere le gesta dello stupefacente Rinus Michels che nel 1974 che entrò nella storia con il famoso "calcio totale" arrivando in finale proprio in Germania, ecco una scommessa della federazione olandese che ha puntato tutto sull'allenatore Marco Van Basten. Un Commissario tecnico, richiamato dai campi da golf, che pur avendo solo un anno di apprendistato come vice-allenatore delle giovanili dell'Ajax, grazie alle sue capacità nell'ottenere il massimo dai suoi giocatori, è riuscito già a conquistare la qualificazione con dieci vittorie e due pareggi. L' 11 Giugno 2006 si propone nel girone di ferro contro Serbia Montenegro, Argentina e Costa d'Avorio con una ricetta del tutto rivoluzionaria che ha dimostrato clamorosamente di voltare pagina rispetto al passato: una lista di 30 giocatori poi ridotta a 23 in cui ha messo da parte i tradizionali campioni del calibro di Davids, Seedorf e Makaay per dare spazio in squadra a nuovi e giovani talenti emergenti come Ryan Babel e Rafael Van der Vaart, Hedwiges Maduro e Wesley Sneijder, Arjen Robben e Dirk Kuyt, non ultimo, l'attaccante dell'Arsenal Robin van Persie.
Anche se le squadre favorite ai Mondiali Germania 2006 di calcio sono l'Argentina, il Brasile, l'Italia e la Spagna, la nazionale di calcio olandese può considerarsi una delle migliori nazionali europee perchè ha vinto gli Europei del 88' in Germania, raggiungendo le semifinali a quelli del 92', del 2000 e 2004.
Dopo aver fallito la qualificazione alla prima fase finale giocata in Asia, sbaragliati nel Gruppo 2 dal Portogallo e dall'Irlanda, torna in grande stile nella Germania 2006, con tutta la volontà di cancellare un bruttissimo ricordo che ha segnato un durissimo colpo per un Paese di grande tradizione calcistica come l'Olanda.
Chiamato nel luglio del 2004 alle armi dalla federazione olandese, come allenatore, assieme al suo vice John van't Schip, al posto di Dick Advocaat, Marco Van Basten, uno dei migliori attaccanti del mondo tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, ha un solo di anno di apprendistato come vice-allenatore delle giovanili dell'Ajax.
E' proprio questa infatti, la scommessa dell'Olanda rispetto alle altre grandi squadre che hanno pagato fior di quattrini a tecnici super preparati per i Mondiali.
Marco Van Basten non è un esperto di tattica, ma qualcuno che riesce ad ottenere il massimo dai suoi giocatori, facendoli divertire e diventando uno di loro nel gruppo. I recenti precedenti hanno già dimostrato il successo di questa trovata, dato che l'Olanda è riuscita a qualificarsi con dieci vittorie e due pareggi.
Eppure secondo il giocatore Van der Sar, la migliore Olanda dei suoi undici anni in nazionale è stata quella del '98, quella che aveva tutto: gioventù, esperienza, solidità difensiva e precisione in zona gol. Inoltre si dichiara molto felice se raggiungessero almeno le semifinali.
Anche se il 41enne allenatore dichiara apertamente di avere una squadra con un'esperienza minore rispetto alle cosiddette "grandi", rimane comunque ottimista dai buoni riscontri ottenuti finora nel corso delle qualificazioni mondiali. Infatti, la squadra nazionale di calcio olandese ha subito solo una sconfitta, contro l'Italia (1-3 in casa il novembre scorso), mentre nelle partite in trasferta contro Inghilterra e Germania, ha comunque pareggiato.
L'allenatore sostiene anche che è necessario migliorare ancora il modo di giocare e che c'è molto da fare, prima di giocare davvero un calcio d'attacco, bello e spettacolare ma che allo stesso tempo, la squadra è dotata di un grande elemento sostanziale, ossia la forza psicologica del gruppo che è determinata e con tanta voglia di vincere.
Per il Mondiale di Calcio 2006, il Ct Marco Van Basten ha annunciato i 23 giocatori, scelti da una rosa di 30 nomi. Dopo aver seguito con attenzione il campionato olandese, ha voluto dare spazio in squadra a nuovi e giovani talenti emergenti e a quelli che la gran parte degli allenatori precedenti aveva ignorato come Robin van Persie, Rafael Van Der Vaart, Wesley Sneijder, Arjen Robben e Dirk Kuyt, al posto dei passati campioni quali Clarence Seedorf (Milan) Davids e Roy Makaay (Bayern Monaco).
In questo modo ha dimostrato ancora una volta di voltare pagina rispetto al passato, ancora più escludendo all'ultimo momento con sorpresa dei tifosi anche Klaas Jan Huntelaar, promettente attaccante dell'Ajax, Romeo Castelen, Berry Opdam, George Boateng e Nigel De Jong.
Tutto ciò è dipeso anche dalla volontà di offrire a molti giovani che si sono espressi al meglio una possibilità di debuttare, quando molti giocatori più vecchi e ricchi di esperienza si stavano già ritirando. Infatti la squadra attuale dei "tulipani arancioni" è formata da molti ragazzi tra i 20 e i 21 anni.
Tra i giocatori, figurano calciatori provenienti da squadre olandesi di calcio come l'Ajax, la AZ Alkmaar o il PSV GEindhoven, ma che giocano anche in squadre straniere. L'inghilterra fa da pradona, con il Chelsea, Liverpool, Manchester United e Arsenal, seguono il Barcellona della Spagna e l'Amburgo della Germania.
Tra i portieri giocano Edwin Van der Sar, Stekelenburg e Timmer. Tra i difensori Jan Kromkamp, Giovanni Van Bronckhorst, Boulahrouz, De Cler, Jaliens, Mathijsen, Ooijer, Heitinga. Tra i centrocampisti: Mark Van Bommel, Rafael Van der Vaart, Wesley Sneijder, Cocu, Landzaat e Maduro. Tra gli attaccanti: Ruud van Nistelrooy, Jan Vannegoor, Arjen Robben, Babel, Kuijt, Van Persie.
I calciatori di maggior esperienza internazionale, alcuni dei quali facevano già parte del gruppo che affrontò il Brasile a Marsiglia otto anni fa, sono: il portiere Edwin van der Sar, i centrocampisti Mark van Bommel e Philip Cocu ed il centravanti Ruud van Nistelrooy.
In particolare, Edwin van der Sar ha accumulato una bella esperienza nel corso di una lunga carriera ricca di molti successi: dalla conquista della UEFA Champions League con l'Ajax alle 107 presenze con l'Olanda, passando attraverso la permanenza in due dei maggiori club europei, il Manchester United e la Juventus.
Ruud Van Nistelrooy, considerato dagli stessi compagni uno dei giocatori più sleali e provocatori, è una vera punta completa in tutto, dal contropiedista alla sponda per i compagni, è infatti dotato di potenza e velocità con un innato senso del gol, molte volte di opportunismo puro.
Anche Rafael Van der Vaart, sinistro naturale che calcia ugualmente bene di destro, è un dei favoriti. Veloce di gambe e di testa, è un tecnico che ha una gran visione di gioco. Inoltre si muove molto, non aspetta il pallone, se lo va a prendere. Naturalmente impegnato ad essere un regista davanti alla difesa, diviene poi, grazie al suo fiuto del gol, seconda punta/trequartista.
Di seguito trovate alcune risorse utili per seguire meglio l'Olanda ai mondiali di
calcio ed in particolare la Squadra della Nazionale Olandese: