Dagli Egizi, il Medioevo e i Saturnali dell'antica Roma ad oggi, l'etimologia del termine. Il Carnevale e' un momento in cui con la più assoluta libertà tutto diviene lecito: ogni gerarchia decade per lasciare spazio alle maschere, al riso, allo scherzo; un'occasione per uscire dal quotidiano, disfarsi del proprio ruolo sociale, negare sé stessi per divenire altro ma anche concedere uno sfogo alle passioni più istintive dell'animo umano prima di mortificarsi nel digiuno della quaresima. I paesi dell'Olanda del sud protagonisti dell'evento.
Il Carnevale, è una delle festa popolari più espressive e rappresentative, di derivazione pagana, all'origine, si contrapponeva nettamente a quella cattolica.
Le prime manifestazioni del carnevale nel mondo risalgono a 4000 anni fa. Gli Egizi, fin dai tempi delle dinastie faraoniche, furono i primi ad ufficializzare una tradizione carnevalesca, con feste, riti e pubbliche manifestazioni in onore della dea Iside, che presiedeva alla fertilità dei campi e simboleggiava il perpetuo rinnovarsi della vita.
La personificazione del carnevale in un essere umano o in un fantoccio, risale, invece, al Medioevo, mentre una tipica festa dell'antica Roma, di origine pagana, quella dei Saturnali, rappresentò la prima espressione del carnevale di oggi che perdendo gradualmente l'iniziale significato rituale, assunse la evidente impostazione delle feste popolari. Durante i sette giorni di festeggiamenti in onore di Saturno, infatti, si conducevano per la città carri festosi tirati da animali bizzarramente bardati ed il popolo si riuniva in grandi tavolate, a cui partecipavano persone di diverse condizioni sociali e ci si abbuffava tra lazzi, danze ed oscenità. Era necessario darsi alla pazza gioia per favorire un raccolto abbondante ed un periodo di benessere e felicità.
Infatti, la caratteristica principali dei 'Saturnali' era la sospensione delle leggi e delle norme che regolavano allora i rapporti umani e sociali. Quindi il popolo poteva concedersi un periodo di frenetiche vacanze di costumi e di lascività di ogni genere. Erano giorni di esplosione di rabbia e di frenesia incontrollata, di un'esuberanza festaiola che spesso degenerava in atti di intemperanza e di dissolutezza.
Questa tradizione, ma soprattutto lo spirito con cui si vivevano i festeggiamenti è arrivato fino ai giorni nostri; il Carnevale, infatti, e' un momento in cui vige la più assoluta libertà e tutto diviene lecito: ogni gerarchia decade per lasciare spazio alle maschere, al riso, allo scherzo e alla materialità. Lo stesso mascherarsi rappresenta un modo attraverso il quale uscire dal quotidiano, disfarsi del proprio ruolo sociale, negare sé stessi per divenire altro.
Inoltre, il popolo dell'epoca, prima di mortificarsi nel digiuno della quaresima, voleva concedere uno sfogo alle passioni più istintive dell'animo umano, l'etimologia del termine 'carnevale' ha origine dal latino "carnem levare", poi fu popolarmente tradotto "carne-vale" o "carnasciale", ('carnaval' in olandese) perche' anticamente indicava il banchetto con cui si aboliva della carne e che si teneva subito prima della Quaresima, periodo di astinenza e digiuno.
Ecco anche perchè il Carnevale termina il giorno del Mercoledì delle Ceneri, ossia 40 giorni prima di Pasqua, quando, per la Chiesa Cattolica inizia la Quaresima. Le autorità ecclesiastiche, pur tollerando le manifestazioni carnevalesche come motivo di svago e di spensieratezza, abolita l'origine pagana, considera sin dal passato il carnevale come momento fondamentale di riflessione e di riconciliazione con Dio. Si celebravano, come tuttora avviene, le Sante Quarantore, (o carnevale sacro), che si concludevano con qualche ora di anticipo la sera dell'ultima domenica di carnevale.
Il Carnevale in Olanda si festeggia nelle sue due province meridionali: Brabante e Limburgo. Mentre nel Brabante la gente si limita semplicemente a vestirsi da contadini con un fazzoletto intorno al collo, a Limburgo e precisamente nella capitale Maastricht, si può assistere al più grande e migliore Carnevale di tutta l'Olanda, anzi la festa si sta sempre più identificando con questa città, qui il travestimento assume un'importanza significativa perchè le maschere rappresentano in modo satirica i personaggi di rilievo: clowns e cowboys, ma anche figure politiche e tante altre personalità.
Il festival del Carnevale a Maastricht è indescrivibile: è qualcosa davvero da sperimentare! La città diviene un grande circo, folclore e musica artistica locale imperversano in tutta la città, anche all'interno dei singoli Bar stracolmi di gente esuberante che balla sui tavoli.
Per tre giorni e tre notti di fila, si cammina, si balla e si canta, si beve e si gioca con sconosciuti soprattutto perchè sono nascosti da maschere.
>> Il Carnevale Olandese di Maastricht e Rotterdam