Una villa che rispecchia il passato storico di una famiglia che ricoprì ad Amsterdam cariche importanti e fu persino cofondatrice della Compagnie delle Indie Orientali. Nella trasformazione da casa a museo, gli interni e gli esterni sono rimasti praticamente intatti. Oggi gli ambienti dipinti dal lusso e dall'opulenza di una nobile dimora seicentesca tappezzata di stoffe damascate, costuituiscono un monumento storico davvero affascinante, una testimonianza di un periodo che illustra come vivevano i ricchi negozianti olandesi a partire dal XVII° secolo.
Il Museum Van Loon è ospitato tra i canali in una doppia costruzione, ad Amsterdam sul Keizersgracht al numero 672. E' aperto generalmente dal Venerdì al Lunedì dalle 11.00 alle 17.00, a Luglio e Agosto è chiuso solo il martedi.
In origine era un semplice appartamento fatto costruire nel 1671, secondo una duplice struttura, da Jeremias van Raey, un commerciante dalla Fiandre che occupò dello Keizersgracht solo il numero civico 674, lasciando il 672 a Ferdinand Bol, l'allievo più promettente di Rembrandt; poi nel 1752, fu abitata da Abraham van Hagen e sua moglie Catharina.
Il cavaliere Willem Hendrik Van Loon l'acquistò successivamente nel 1884 per suo figlio Willem, i discendenti sono vissuti qui fino al 1945 e l'ultima fu Thora Egidius, moglie di Willem che mori' lo stesso anno. La famiglia Van Loon, che ha vissuto in Loon Zand op, vicino a Hertogenbosch, nel sud dei Paesi Bassi si trasferì ad Amsterdam per sfuggire all'occupazione spagnola. Durante i secoli, hanno ricoperto funzioni amministrative importanti. Willem van Loon, per esempio, è stato il co-fondatore della Compagnie delle Indie Orientali, nel 1602. Parecchi membri della famiglia sono stati sindaci della città di Amsterdam. All'inizio del diciannovesimo secolo, la famiglia patrizia del Van Loon fu innalzata al titolo di nobile.
La casa che oggi porta ancora il nome dei Van Loon, dopo un rifacimento completo, è stata aperta al pubblico come museo nel 1974.
In esposizione è possibile visitare la collezione della famiglia, tra mobili d'epoca, l'argento e la porcellana, le medaglie di oro che raffigurano uno squarcio del periodo di tempo compreso tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo, il lusso e l'opulenza di una nobile dimora seicentesca. L'interno di questa casa patrizia, restaurata come era in origine, è decorata con molto gusto: sui muri ci sono i ritratti di famiglia, un salottino e mobili in stile Luigi XV° ricoperti con una foglia d'oro, una superba camera da letto tutta tappezzata di stoffe damascate, dietro, un bel giardino alla francese, accessibile al pubblico, permette al visitatore di comprendere meglio lo stile di vita dei ricchi negozianti olandesi a partire dal XVII° secolo.
Questa 'oasi di pace' in mezzo alla frenesia della città dietro ad una casa era piuttosto insolita anche nel passato, il giardino riprogettato nel diciasettesimo secolo, fu restaurato negli anni 70' e rinnovato ulteriormente nel 1998, secondo un disegno dell'architetto Eugénie André de la Porte.
La stanza da pranzo molto caratteristica ed il salone magnifico possono essere affittati ad ora o al giorno per riunioni e conferenze anche per feste e matrimoni.
Il sito ufficiale narra la storia del proprietario, descrive le collezione con fotografie, riporta informazioni di un giro guidato a richiesta e i percorsi da seguire in città per raggiungere il Museo. Presenti anche delucidazioni circa il costo dei biglietti e gli appuntamenti in agenda dell'anno con i relativi giorni e orari di apertura, tra esibizioni di arte moderna, concerti e conferenze, come quella che ha documentato a Gennaio la storia delle uniformi, o l'accesso in un determinato periodo dell'anno a dei giardini che di solito non sono riservati al pubblico. Tra gli ultimi eventi, il più importante risale al novembre del 2003, quando il museo celebrò l'anniversario dei suoi 30 anni, in occasione del quale si tenne una mostra sulla trasformazione che ebbe da casa a museo.
Fondamentalmente, le mostre sono organizzate per far comprendere meglio la storia di questa famiglia e l'arte che la casa possiede, ma molti sono gli artisti stranieri contemporanei che usufruiscono dell'atmosfera pittoresca offerta dagli ambienti particolari per esporre le proprie opere. Una tradizione rinnovata dal passato, quando, il proprietario faceva lo stesso con i pittori e gli scultori del suo periodo storico, invitandoli a casa sua in occasione di mostre a loro dedicate.