La più grande contraddizione di Amsterdam: essere contemporaneamente tollerante e puritana. Da sempre accogliente, già nel 17°mo secolo venne definita 'la grande arca dei rifugiati'
Il Convento delle Beghine, luogo di pura essenza di spirito e il Quartiere a Luci Rosse (Red Light District), il simbolo della perdizione; è forse la coesistenza di questi due mondi, così contraddittori e tuttavia così vicini geograficamente, che esercita una particolare seduzione sui turisti del Mondo intero.
Ad Amsterdam, città di porto, ci sono state da sempre, molte 'donne di piacere', un fenomeno presente ancora oggi con le prostitute in vetrina, i club di lusso e i bordelli, sempre meglio dello spettacolo triste offerto dalle prostitute che per droga cercano i loro clienti in strada per 'guadagnarsi' la dose quotidiana di eroina.
L'industria del sesso è infatti concentrata nell'area attorno alla Zeedijk, il Red Light District (il vero nome è appunto Zeedijk), il quartiere tranquillo ma allo stesso tempo turbolento, contrasto fra la dolcezza quasi veneziana dei canali e l'immensa angoscia del suo "quartiere proibito". Gli abitanti di Amsterdam si mobilitano, si lamentano per il degrado di alcuni quartieri, ci si appella alla "disciplina collettiva" alla restaurazione del civismo. Questa forse è la più grande contraddizione di Amsterdam: essere contemporaneamente tollerante e puritana. Per quanto riguarda il primo aspetto, è la prima città al mondo ad ever elevato un monumento ufficiale alla memoria degli omosessuali vittime della barbarie nazista. Il puritanesimo è una componente primordiale degli abitanti di Amsterdam, discendenti dei grandi borghesi olandesi, dai quali hanno ereditato soprattutto l'ordine, la pulizia e il gusto del successo. Gli olandesi appaiono discreti ma aperti, zingari ma ordinati. Vestono chic, ma non troppo (perchè vanno in bicicletta); non esitano a mettersi in prima fila e poi biasimano quelli che vogliono essere troppo appariscenti. A volte sono ingiusti e arroganti di fronte agli altri olandesi. Sono gentili, ma il loro umore un pò particolare li spinge, ogni tanto, a guidare verso una direzione sbagliata i poveri turisti stranieri che si sono persi. Amano la loro città, ma sono pronti ad abbandonarla per lontani orizzonti o per le vicine periferie, come quei 200.000 che negli settanta hanno preferito l'anonimato dei sobborgi piuttosto che vivere vicini agli hippies psichedelici del Vondelpark.
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